Negli ultimi anni il radiatore non viene più visto come un banale elemento di riscaldamento, ma ha assunto un vero e proprio ruolo all'interno del mondo dell'interior design. Il suo stile può essere particolare e insolito, con forme originali, oppure con forme lineari ed essenziali.
La maggior parte dei modelli di radiatori sono modulari, di dimensioni diverse che permettono di adattarsi alle esigenze di spazio e di impiantistica. In commercio si possono trovare sia orizzontali sia verticali.
I cosidetti scaldasalviette, sono stati studiati appositamente per l'ambiente bagno, possono essere elettrci oppure misti, per integrare il riscaldamento di casa.
Le finiture sono numerose, dal bianco classico alla gamma di colori RAL, fino alle collezioni più audaci con tonalità metalliche o i sabbiati.
I materiali dei radiatori
I materiali di base dei radiatori sono diversi, andiamo a vederne alcuni:
- ALLUMINIO - comfort e praticità
Con questo tipo di metallo, forse il più utilizzato, si possono realizzare termo arredi leggeri e dalle forme lineari, con elementi modulari componibili, che si possono adattare ad ogni volumetria del locale.
L'alluminio ha un'inerzia termica bassa, in questo modo il radiatore si scalda rapidamente, permettendo di modulare l'impianto per avere il caldo solo se necessario, conservando in questo modo un risparmio energetico.
Un valore aggiunto del metallo è la sua resistenza alla corrosione e quindi la sua duratura nel tempo.
- ACCIAIO - resistenza e duttilità
La lega di ferro e carbonio dà vita all'acciaio, questa lega permette un'ampia versatilità di forme e per questo motivo viene molto usato per realizzare i radiatori.
Lì'acciaio, inoltre, può essere tagliato con il laser, permettendo di dargli, appunto, qualsiasi forma desiderata e diventando così elemento di arredo.
- GHISA - calore sempre costante
La ghisa è stato il materiale usato per realizzare i primi radiatori, già nella seconda metà dell'ottocento, negli impianti di riscaldamento centralizzato.
Il maggior pregio di questo materiale è quelo di riscaldarsi lentamente, ma di trattenere a lungo il calore dopo lo spegnimento, in modo tale che per un periodo di tempo si avrà ancora tepore.
La ghisa non ha mai abbandonato il settore, anche se ormai ha pochi elementi sul mercato.
0